Interpretazione dialogica

L’ interpretazione dialogica è quella che si esegue per facilitare la comprensione tra due parti(c) gracey che parlano lingue diverse, ad esempio due persone, una persona e un piccolo gruppo o due piccoli gruppi. L’interprete, per tanto, deve saper padroneggiare entrambe le lingue di lavoro. Sebbene alcuni autori la considerino una sorta di interpretazione consecutiva, esistono differenze sostanziali tra le due tecniche. I due aspetti più rilevanti dell’interpretazione dialogica sono la mancanza di presa di appunti e la bidirezionalità.

Occorre evidenziare le molteplici opinioni in merito alla denominazione di questa tecnica: interpretazione bilaterale, interpretazione dialogica, liaison interpreting sono solo alcuni dei nomi che le sono stati dati da determinati autori. In questa piattaforma abbiamo deciso di non utilizzare “interpretazione bilaterale”, nonostante si tratti di una denominazione diffusa, perché questa tecnica avviene soltanto tra due parti o due interlocutori, come si menzionava in precedenza. Opzioni come dialogue interpreting o liason interpreting sono state scartate in favore di una denominazione non anglofona che esprimesse la stessa nozione di mediazione e di vincolo comunicativo: interpretazione dialogica.

In funzione della modalità nella quale avvenga l’interpretazione dialogica, l’interprete dispone normalmente della documentazione relativa all’ambito in cui lavorerà, poiché si tratta nella maggior parte dei casi di situazioni dai contorni più o meno delineati. Nelle sezioni del menù corrispondenti a ciascuna delle modalità che tratteremo in questa piattaforma, potete trovare materiale di supporto per l’interprete nella voce documenti.

(c) US Army AfricaOccorre ricordare che nell’interpretazione dialogica l’interprete ha un ruolo molto importante nel processo comunicativo, poiché è presente nello stesso spazio degli interlocutori, non possiede attrezzature tecniche e il suo intervento deve riflettere aspetti non verbali come la gestualità. Inoltre, è di vitale importanza che l’interprete sia consapevole dei rapporti che si stabiliscono tra gli interlocutori, perché in gran parte delle situazioni esiste un rapporto di disuguaglianza, di potere o relativo alle differenze culturali. L’interprete deve sempre tenere presenti le implicazioni del suo lavoro e, nuovamente, in funzione della modalità, agire secondo il codice deontologico e l’etica professionale.

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